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venerdì 27 novembre 2009

Scuola: Commiato del Direttore Generale dell'Ufficio Scolastico Regionale per il Molise Giuseppe Boccarello

[Inserito da Staff Istruzione Unita Scuola]
«Voglio ringraziare, in primis, gli operatori della scuola, dai dirigenti scolastici ai docenti, ai direttori dei servizi generali e amministrativi, agli assistenti amministrativi e tecnici, ai collaboratori scolatici, senza il cui rigoroso impegno ogni mia iniziativa sarebbe stata vanificata»
«Un doveroso ringraziamento intendo poi rivolgere ai dirigenti, funzionari e impiegati degli Uffici Scolastici di Campobasso e Isernia per l’incessante opera svolta ciclicamente per otto anni in condizioni di lavoro spesso non gratificanti»
IUniScuola: Ecco il commiato del Direttore Generale dell'Ufficio Scolastico Regionale per il Molise Giuseppe Boccarello
Alla fine di ogni anno ero solito inviare un messaggio ai miei amici Dirigenti scolastici, dove l’augurio costante di un invito a migliorarci sempre era accompagnato da una parola d’ordine dettata dalla circostanza del momento storico che si viveva.
Le parole d’ordine sono state, di volta in volta, improntate a CORAGGIO, ENTUSIASMO, FIDUCIA, sentimenti positivi e propositivi che certamente hanno giocato un ruolo importante se interpretati dalle componenti scolastiche e tradotti in una pratica operativa che ha portato la scuola molisana ad aumentare progressivamente la propria progettualità qualitativa e quantitativa.
Quest’anno il mio messaggio è improntato al SALUTO che rivolgo a tutti, in quanto lascio il servizio attivo per aver compiuto 40 anni di effettivo lavoro nell’amministrazione dell’Istruzione, a partire dal prossimo 1° dicembre.
In otto anni di permanenza alla direzione della scuola molisana mi sono impegnato per promuovere e sostenere il progresso della stessa, cercando di conoscere da vicino le esigenze e i bisogni di un territorio mai uguale a se stesso, da Venafro a Termoli.
Se qualche obiettivo è stato raggiunto, voglio rendere pubblico apprezzamento a quanti, con ruoli diversi, non mi hanno fatto mancare il loro appoggio.
Voglio ringraziare, in primis, gli operatori della scuola, dai dirigenti scolastici ai docenti, ai direttori dei servizi generali e amministrativi, agli assistenti amministrativi e tecnici, ai collaboratori scolatici, senza il cui rigoroso impegno ogni mia iniziativa sarebbe stata vanificata.
Un doveroso ringraziamento intendo poi rivolgere ai dirigenti, funzionari e impiegati degli Uffici Scolastici di Campobasso e Isernia per l’incessante opera svolta ciclicamente per otto anni in condizioni di lavoro spesso non gratificanti.
Con essi ho formato in questi anni una squadra eccellente, cui riconosco un’efficiente collaborazione che ha reso valido l’indiscutibile ruolo dello Stato in questo territorio e la sua immagine.
Devo dire, a questo proposito, come, avendo governato la scuola in tempi di riforme, e di innovazioni, io abbia voluto privilegiare continuamente, nei confronti della componente scolastica e della componente amministrativa, ai fini del perseguimento dell’obiettivo legato alle riforme e alle innovazioni, il rapporto umano attraverso il dialogo e il confronto, eliminando gli orpelli della gerarchia, senza astenermi, però, dalla pratica di un indefettibile rigore morale, anche a costo di subirne, a volte, talune inevitabili conseguenze.
Un sincero apprezzamento va rivolto infine a tutte le pubbliche istituzioni e agli enti che hanno voluto condividere con la scuola, momenti di azione formativa.
Mi riferisco alla Prefettura, alla Giunta e al Consiglio Regionale, all’Ufficio Regionale di Tutela dei Minori, alle Amministrazioni Provinciali, ai Sindaci, all’Università degli Studi, all’Università Cattolica, alle Camere di Commercio, alle Forze dell’ordine, all’Esercito, alle autorità religiose, al Tribunale dei Minori, alla Direzione della Casa Circondariale di Larino, alle Organizzazioni Sindacali, all’INAIL, all’A.C.I. e a tutti gli altri enti che hanno voluto dare man forte alla scuola molisana.
Un riconoscente apprezzamento devo rivolgere, infine, alla stampa locale e alle emittenti televisive locali che hanno sempre dato il dovuto risalto agli eventi scolastici, in particolare a Tele Molise,con cui ho appena avviato un contratto di attiva collaborazione.
Se una legge dello Stato ha voluto che questa bella avventura giungesse al termine per tutti i Direttori Generali che hanno compiuto 40 anni di servizio effettivo, indipendentemente dall’età anagrafica, non me ne dolgo, perché so di avere offerto incondizionatamente alla comunità molisana per otto anni tutto il contributo della mia cultura e della mia esperienza.
Se nella scuola molisana qualcosa di nuovo è successo, se vi sono stati progressi ai quali posso dire di aver contribuito, sarò ben lieto di verificarlo magari dall’esterno.
Nel formulare il più sincero auspicio di benessere e soddisfazione vi abbraccio sinceramente e vi auguro buona fortuna!
Il Direttore Generale
Giuseppe Boccarello

mercoledì 25 novembre 2009

«Sta accadendo alla scuola e più in generale al pubblico impiego italiano»


Durante una delle campagne militari di Napoleone un suo consigliere lo avvicinò e gli disse: «Comandante, la truppa si lamenta!»
«Di cosa!»
«Del rancio, dell’equipaggiamento, del salario; assecondarla costa troppo comandante, cosa dobbiamo fare?»
Napoleone rispose:
«Aumentate di poco il salario ai generali e vedrete che la truppa non si lamenterà più»

Questo in sintesi quello che sta accadendo alla scuola e più in generale al pubblico impiego italiano.

Le leggi e gli atti, in ordine cronologico, che stanno colpendo i lavoratori pubblici della scuola e degli altri comparti, sono: l’accordo separato sulla riforma dei contratti di lavoro dello scorso mese di febbraio, la legge del 6 agosto 2008 n.133 sulla scuola e, sopratutto, l’attuazione della legge n.15 del marzo 2009 attraverso il recente decreto legislativo del 27 ottobre 2009 n.150.

Adesso che si inizia a parlare nelle assemblee e nei luoghi di lavoro e sopratutto a subire le conseguenze e le problematiche di queste azioni legislative, ci si rende conto che seppure le premesse siano state giuste, le conclusioni e le soluzioni operative colpiscono oltremisura la classe docente e i lavoratori tutti in generale
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mercoledì 18 novembre 2009

IL Senato partorisce il decreto salva precari, in Lombardia non salva nemmeno uno

Visualizza tutti i risultati «web iuniscuola» per salva precari








Con 137 sì, 113 no e sette astenuti il senato approva il decreto sui precari
nel testo pervenuto dalla Camera,
bocciando gli emendamenti presentati dall' opposizione.

Il decreto, composto di un solo articolo, che reca «disposizioni urgenti per garantire la continuità del servizio scolastico per l'anno 2009 - 2010», è definitivamente convertito in legge.

Hanno votato a favore Pdl e Lega, contro Pd e Idv che hanno contestato il fatto che questo provvedimento sia stato definito «salva precari», ritenendo i suoi effetti del tutto opposti, mentre l'Udc e la Svp si sono astenuti.

Secondo Leonardo Donofrio dell'Associazione Istruzione Unita Scuola-« per le 5.000 vittime dei tagli»-nelle scuole statali della Lombardia non esiste al momento nessuna previsione di assunzione al lavoro .

L'unico dato pubblico è «l'Elenco offerte formative» aggiornato al 18 novembre 2009 sul sito della Regione Lombardia

martedì 17 novembre 2009

Gratuito Patrocinio Studio Legale Avv.Sarina Amata in Milano

Il gratuito patrocinio è un beneficio previsto dalla Costituzione ( art.24 Cost.)
Esso consiste nel fornire assistenza legale gratuita, per promuovere un giudizio o difendersi davanti al giudice, a chi non è in grado di sostenere le relative spese legali
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domenica 8 novembre 2009

Decreto Brunetta: Scuola,fasce visite fiscali a 7 ore

Da metà novembre le fasce di reperibilità dei dipendenti statali, tra cui oltre un milione tra docenti e personale Ata della scuola, passeranno da 4 a 7 ore. Lo stabilisce il decreto del ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, pubblicato in gazzetta ufficiale. La normativa, voluta per estendere i controlli sulle assenze per malattia, riporta anche che spetta al ministro decidere la durata della reperibilità per le visite fiscali.
"«All'articolo 69 del decreto legislativo n. 150 non viene ancora indicato il numero di ore, che verrà definito con apposito decreto firmato sempre dal titolare di palazzo Vidoni, ma viene chiaramente riportato che la titolarità a cambiare gli orari di permanenza obbligatoria giornaliera tra le mura domestica diventa di esclusiva competenza del titolare della Funzione pubblica. Mentre fino ad oggi la materia era mutabile solo attraverso apposita legge.
Le fasce orarie di reperibilità del lavoratore, entro le quali devono essere effettuate le visite mediche di controllo, sono stabilite - si legge nel testo pubblicato il 31 ottobre in gazzetta ufficiale - con decreto del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione».
A convincere il ministro Brunetta ad introdurre il provvedimento sono state le conseguenze del ritorno a 4 ore di reperibilità, dopo i positivi risultati derivanti dalla permanenza coatta nel proprio domicilio dei lavoratori malati per 11 ore al giorno introdotta nell'estate scorsa: nella Pa, con la scuola in perfetta linea, per un anno le assenze per malattia si erano ridotte addirittura del 38%.
Con il ritorno alle fasce tradizionali la tendenza si è però arrestata. Anzi, ad agosto i dipendenti malati sono stati il 16,7% in più rispetto all'anno precedente. E a settembre l'incremento è salito al 24,2%. Da qui la decisione del ministro di tornare sui suoi passi. Senza però calcare la mano: nei mesi scorsi le 11 ore, infatti, sono state oggetto di impugnazione da parte di diverse associazioni e sindacati. Soprattutto perché ritenute vessatorie nei confronti dei dipendenti pubblici, considerato che per i privati le 4 ore di controlli sono rimaste immutate-Fonte: © Redazione DdWeb ".