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giovedì 15 ottobre 2009

Ata transitati dagli enti locali allo Stato: Oltre alla beffa il danno!!!

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Questo è quanto sostengono alcuni amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici, transitati dagli Enti Locali allo Stato dal 1 gennaio 2000.

Questo tanto atteso passaggio previsto dall’art. 48 C.C.N.L. che doveva dare una risposta agli ex VI livelli transitati dagli EE.LL., ha ignorato l’esistenza di questo personale, così come ha ignorato l’accordo del 20/7/2000 in applicazione dell’art. 8, che stabiliva l’accesso di diritto all’area “C” con diritto agli arretrati a far data dal 1.1.2000.

Alcuni di questi Assistenti Amministrativi in questi anni, sulla base dell’esperienza acquisita nell’Ente Locale di provenienza sono stati utilizzati come DSGA, sopperendo ai vuoti lasciati dalla normativa e consentendo alle scuole un regolare servizio.

Lo scopo di questa nota è quello di ricordare ai nuovi soggetti del governo che, nell’accettazione della carica, si erano impegnati a guardare con maggiore attenzione quanto successo nella scuola con i precedenti governi.

Il passaggio del personale dagli EE.LL. è stato gestito con enorme ricaduta sia sui dipendenti stessi che sulla scuola, senza tenere conto dell’enorme danno all’Erario per le spese legali dovute alle cause perse dallo Stato in seguito alle migliaia di ricorsi presentati dai dipendenti che si sono visti “scippare” tutta l’anzianità maturata presso l’Ente Locale di provenienza, nonché, come nei casi degli ex VI livelli, anche del grado già acquisito a seguito di regolare concorso e che è stato completamente ignorato.

Inoltre la Legge Finanziaria ha cancellato le sentenze che riconoscevano tutto il servizio prestato nel ruolo di provenienza.

Solo a Milano circa 7.000 tra amministrativi, tecnici ed ausiliari in modo coatto sono stati trasferiti allo Stato (di cui al momento circa 4.000 stanno continuando il loro lavoro con uno stipendio, a parità di anni di servizio, diverso dal collega, mentre gli ex VI livelli, così come altri assistenti amministrativi già statali, ancora una volta hanno coperto i vuoti lasciati dall’Amministrazione, assumendo il ruolo di DSGA e senza nessuna prospettiva di sistemazione in questo ruolo.

In conclusione, per le sue esposte considerazioni, oltre al problema dell’inquadramento economico, va ricercata una soluzione di stabilizzazione di questo personale, oltre che di quello proveniente dallo Stato ma che ha assunto in questi anni le funzioni di DSGA, nell’ambito del provvedimento di attuazione dell’art. 48, consentendogli l’accesso diretto ai corsi per l’area “D”.
By Blog di Karen Maria Caterina Donofrio

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