Concorso pubblico, per titoli ed esami, per assunzioni con contratto a tempo indeterminato e determinato
[Il termine ultimo per la presentazione delle domande è fissato per le ore 16,30 del giorno 25 novembre 2009]
[Titolo di studio richiesto : diploma di istruzione secondaria di secondo grado (che consenta l'accesso agli studi universitari )]
IUniScuola - «ECCO IL BANDO»:
Informativa generale
Bando di concorso
Modulo domanda
Elenco titoli
Normativa di riferimento:
Assistente Amministrativo Scolastico - Categoria C
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per assunzioni con contratto a tempo indeterminato e determinato
Del. n. 2453 del 16/10/2009
"Impiegati,tecnici e collaboratori scolastici:insieme per dare vita ad un fronte di tutela "CONTATTI INFO: E-mail iuniscuola@...
Associazione Istruzione Unita Scuola-Sede Nazionale: Via Olona n.19-20123 Milano Info+393466872531
venerdì 30 ottobre 2009
giovedì 22 ottobre 2009
Influenza A H1N1. Al via la campagna informativa nelle scuole della Regione Emilia-Romagna

[Visualizza>>>Video, materiali informativi e una Locandina ], ma anche un supporto alla prevenzione con fazzolettini, asciugamani usa e getta, contenitori di carta: prende il via nei prossimi giorni la campagna di sensibilizzazione per la prevenzione dell’influenza A H1N1 nelle scuole.
L’iniziativa, presentata questa mattina in Regione dagli assessori alla Sanità Giovanni Bissoni e alla Scuola Giovanni Sedioli e dal direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale Marcello Limina, si inserisce nel quadro di collaborazione tra Istituzioni scolastiche, Regione, Servizio sanitario e Comuni nella gestione degli interventi per la tutela della salute all’interno delle comunità scolastiche.
Nel caso specifico, si tratta della gestione degli interventi relativi alla influenza A H1N1: punti di riferimento per la comunicazione diretta tra scuole e servizi sanitari, vaccinazioni, sorveglianza sull’andamento dell’epidemia.
"La campagna che abbiamo realizzato è per alcuni aspetti di sdrammatizzazione - ha spiegato l'assessore Bissoni - Si è parlato per tanto tempo di chiudere le scuole, finalmente siamo tornati a una situazione di buon senso, e a gestire i problemi sanitari nelle scuole come sempre saranno gli operatori sanitari, assieme all'autorità scolastica e agli insegnanti. Abbiamo voluto dare un messaggio chiaro, e mettere a disposizione concretamente dei ragazzi i fazzolettini e asciugamani che dopo che si è usati è bene gettare".
"Sono consigli semplici che puntano l'attenzione ai comportamenti personali - ha detto l'assessore Sedioli - e che riportano al compito educativo della scuola. Ricordiamo che ciò che si pratica e si insegna in ambito scolastico ha molto spesso una ricaduta positiva anche in altri ambienti, come ad esempio in famiglia".
La campagna di sensibilizzazione e la fornitura di fazzolettini, asciugamani, contenitori di cartone
Un video di 4 minuti, “L’influenza non si trasmette per radio”, con personaggi animati, che rappresentano bambini e bambine in un’aula di doposcuola, racconta come si trasmette l’influenza; informa sui pochi, ma essenziali comportamenti da adottare per prevenire il contagio (come lavarsi le mani, usare il fazzolettino di carta una sola volta, non scambiarsi matite, bicchieri, forchette e cannucce con altri bambini, evitare di toccarsi gli occhi, la bocca e il naso con le mani sporche); raccomanda di rivolgersi all’insegnante se non ci si sente bene e, nel caso di influenza, di restare a casa e di “farsi coccolare”.
Sarà a disposizione delle scuole primarie, ma anche di nidi d’infanzia e scuole materne dove, per la presentazione, sarà necessaria la mediazione degli educatori. E’ prodotto in 18mila copie (prevedendo un DVD ogni classe delle scuole interessate).
Un depliant, con gli stessi contenuti e con lo stesso linguaggio adatto all’infanzia, sarà a disposizione delle stesse scuole e delle famiglie, che ne verranno a conoscenza attraverso i bambini. E’ stato prodotto in 300mila copie.
Per le scuole secondarie di primo grado e di secondo grado saranno invece a disposizione depliant (430mila copie) e locandine prodotti per un pubblico adulto: “Influenza A H1N1. La prevenzione è nelle tue mani”.
A sostegno di questa campagna di informazione e sensibilizzazione e per dare un contributo concreto a buone pratiche di prevenzione (oltre a uno stimolo per continuare a praticarle) la Regione mette a disposizione di nidi d’infanzia, scuole materne, scuole primarie, scuole secondarie di primo grado fazzolettini di carta (1 milione di pacchetti da 5 fazzolettini ciascuno, un quantitativo che consente di offrire 2-3 pacchetti ogni bambino), asciugamani di carta (circa quattrocento per ogni classe), contenitori di carta per la distribuzione di fazzolettini e asciugamani (20mila, 1 ogni classe) e cestini, sempre di carta, per gettare fazzolettini e asciugamani dopo l’uso (20mila, 1 ogni classe). Saranno a disposizione di nidi d’infanzia, scuole materne, scuole primarie e scuole secondarie di primo grado.
Tutti i materiali saranno consegnati alle scuole dalle Aziende Usl con diverse spedizioni; il termine delle consegne è previsto per i primi di novembre.
L’iniziativa interessa complessivamente poco meno di 5000 Istituti scolastici per circa 20.000 classi: oltre 900 nidi d’infanzia, circa 2000 scuole materne, più di 1000 scuole primarie, oltre 400 scuole secondarie di primo grado, oltre 350 scuole secondarie di secondo grado. I bambini e ragazzi nella fascia di età 0-18 anni sono oltre 700.000.
Gli interventi relativi all’influenza A H1N1: la collaborazione tra Servizio sanitario regionale e Istituzioni scolastiche, la sorveglianza della diffusione della malattia estesa anche alle scuole, la vaccinazione
In questa specifica occasione, per permettere un collegamento più facile tra la scuola e il Servizio sanitario, e favorire così una comunicazione diretta e competente, le Aziende Usl hanno fornito alle Istituti scolastici l’elenco dei medici (dei Servizi di igiene pubblica e di Pediatria di comunità) da considerare il punto di riferimento per ogni problematica relativa a questa influenza. Questi medici potranno essere interpellati telefonicamente per richieste di informazioni sulla malattia o sulla vaccinazione, per segnalare situazioni particolarmente gravi o di difficile gestione per le quali sia necessaria una specifica consulenza specialistica.
Il sistema di sorveglianza sull’influenza A H1N1 in Emilia-Romagna è stato allargato anche al mondo scolastico prevedendo un monitoraggio delle assenze. Le scuole rappresentano infatti un importante punto di osservazione in quanto i bambini risultano più colpiti degli adulti e degli anziani da questa influenza, ma anche perché nelle scuole, come avviene in tutti gli ambienti collettivi, sono favoriti i contatti e dunque sono moltiplicate le possibilità di contagio.
Il monitoraggio delle assenze interessa scuole campione, chiamate “scuole sentinella “, circa 200, da nidi fino alle superiori, distribuite in tutte le province della regione.
La rilevazione viene effettuata tutte le settimane e riguarda le assenze di un giorno stabilito.
Questi dati saranno inviati dalle Aziende Usl alla Regione e, insieme al sistema di sorveglianza delle sindromi simil-influenzali (rilevate e segnalate ogni settimana alla Regione e all’Istituto superiore di sanità dai “medici sentinella”: pediatri e medici di famiglia che si sono dichiarati disponibili a svolgere questo compito), alla sorveglianza tempestiva dei casi gravi sospetti di influenza ricoverati e al monitoraggio degli accessi al Pronto soccorso e relativi ricoveri per influenza o sindromi correlate, permettono di avere un quadro costantemente aggiornato dell’andamento della epidemia da A H1N1 in regione.
Anche la scuola è coinvolta nell’offerta della vaccinazione. Dopo gli operatori sanitari e socio-sanitari, presumibilmente nel mese di novembre (non appena arriveranno altre dosi di vaccino inviate dal Ministero della salute), la vaccinazione sarà offerta anche agli operatori scolastici (ricompresi tra gli addetti ai servizi essenziali). Saranno inoltre coinvolti i bambini con patologie croniche o disturbi del sistema immunitario e i bambini che frequentano i nidi d’infanzia. Successivamente, la vaccinazione sarà proposta anche a tutti i bimbi e i ragazzi che frequentano classi dalle scuole materne fino alle scuole secondarie di secondo grado.
VISUALIZZA >>>Dati relativi all'influenza A H1N1
Ultimo aggiornamento 11 ottobre 2009
giovedì 15 ottobre 2009
Ata transitati dagli enti locali allo Stato: Oltre alla beffa il danno!!!
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Questo è quanto sostengono alcuni amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici, transitati dagli Enti Locali allo Stato dal 1 gennaio 2000.
Questo tanto atteso passaggio previsto dall’art. 48 C.C.N.L. che doveva dare una risposta agli ex VI livelli transitati dagli EE.LL., ha ignorato l’esistenza di questo personale, così come ha ignorato l’accordo del 20/7/2000 in applicazione dell’art. 8, che stabiliva l’accesso di diritto all’area “C” con diritto agli arretrati a far data dal 1.1.2000.
Alcuni di questi Assistenti Amministrativi in questi anni, sulla base dell’esperienza acquisita nell’Ente Locale di provenienza sono stati utilizzati come DSGA, sopperendo ai vuoti lasciati dalla normativa e consentendo alle scuole un regolare servizio.
Lo scopo di questa nota è quello di ricordare ai nuovi soggetti del governo che, nell’accettazione della carica, si erano impegnati a guardare con maggiore attenzione quanto successo nella scuola con i precedenti governi.
Il passaggio del personale dagli EE.LL. è stato gestito con enorme ricaduta sia sui dipendenti stessi che sulla scuola, senza tenere conto dell’enorme danno all’Erario per le spese legali dovute alle cause perse dallo Stato in seguito alle migliaia di ricorsi presentati dai dipendenti che si sono visti “scippare” tutta l’anzianità maturata presso l’Ente Locale di provenienza, nonché, come nei casi degli ex VI livelli, anche del grado già acquisito a seguito di regolare concorso e che è stato completamente ignorato.
Inoltre la Legge Finanziaria ha cancellato le sentenze che riconoscevano tutto il servizio prestato nel ruolo di provenienza.
Solo a Milano circa 7.000 tra amministrativi, tecnici ed ausiliari in modo coatto sono stati trasferiti allo Stato (di cui al momento circa 4.000 stanno continuando il loro lavoro con uno stipendio, a parità di anni di servizio, diverso dal collega, mentre gli ex VI livelli, così come altri assistenti amministrativi già statali, ancora una volta hanno coperto i vuoti lasciati dall’Amministrazione, assumendo il ruolo di DSGA e senza nessuna prospettiva di sistemazione in questo ruolo.
In conclusione, per le sue esposte considerazioni, oltre al problema dell’inquadramento economico, va ricercata una soluzione di stabilizzazione di questo personale, oltre che di quello proveniente dallo Stato ma che ha assunto in questi anni le funzioni di DSGA, nell’ambito del provvedimento di attuazione dell’art. 48, consentendogli l’accesso diretto ai corsi per l’area “D”.
By Blog di Karen Maria Caterina Donofrio
Questo è quanto sostengono alcuni amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici, transitati dagli Enti Locali allo Stato dal 1 gennaio 2000.
Questo tanto atteso passaggio previsto dall’art. 48 C.C.N.L. che doveva dare una risposta agli ex VI livelli transitati dagli EE.LL., ha ignorato l’esistenza di questo personale, così come ha ignorato l’accordo del 20/7/2000 in applicazione dell’art. 8, che stabiliva l’accesso di diritto all’area “C” con diritto agli arretrati a far data dal 1.1.2000.
Alcuni di questi Assistenti Amministrativi in questi anni, sulla base dell’esperienza acquisita nell’Ente Locale di provenienza sono stati utilizzati come DSGA, sopperendo ai vuoti lasciati dalla normativa e consentendo alle scuole un regolare servizio.
Lo scopo di questa nota è quello di ricordare ai nuovi soggetti del governo che, nell’accettazione della carica, si erano impegnati a guardare con maggiore attenzione quanto successo nella scuola con i precedenti governi.
Il passaggio del personale dagli EE.LL. è stato gestito con enorme ricaduta sia sui dipendenti stessi che sulla scuola, senza tenere conto dell’enorme danno all’Erario per le spese legali dovute alle cause perse dallo Stato in seguito alle migliaia di ricorsi presentati dai dipendenti che si sono visti “scippare” tutta l’anzianità maturata presso l’Ente Locale di provenienza, nonché, come nei casi degli ex VI livelli, anche del grado già acquisito a seguito di regolare concorso e che è stato completamente ignorato.
Inoltre la Legge Finanziaria ha cancellato le sentenze che riconoscevano tutto il servizio prestato nel ruolo di provenienza.
Solo a Milano circa 7.000 tra amministrativi, tecnici ed ausiliari in modo coatto sono stati trasferiti allo Stato (di cui al momento circa 4.000 stanno continuando il loro lavoro con uno stipendio, a parità di anni di servizio, diverso dal collega, mentre gli ex VI livelli, così come altri assistenti amministrativi già statali, ancora una volta hanno coperto i vuoti lasciati dall’Amministrazione, assumendo il ruolo di DSGA e senza nessuna prospettiva di sistemazione in questo ruolo.
In conclusione, per le sue esposte considerazioni, oltre al problema dell’inquadramento economico, va ricercata una soluzione di stabilizzazione di questo personale, oltre che di quello proveniente dallo Stato ma che ha assunto in questi anni le funzioni di DSGA, nell’ambito del provvedimento di attuazione dell’art. 48, consentendogli l’accesso diretto ai corsi per l’area “D”.
By Blog di Karen Maria Caterina Donofrio
domenica 11 ottobre 2009
Le pulizie le devono fare i bidelli?Va bene. Ma senza eccezioni
da QN IL GIORNO Milano VENERDì 9 Ottobre 2009
di GIORGIO GUAITI« LE PULIZIE? Qualcuno le fa,qualcuno no »Franco ha 43 anni,fa il bidello da tre anni. Prima aveva un’attività in proprio. Lavora in una elementare,contratto annuale:la strada per entrare in ruolo è ancora in lunga.
« Nella mia scuola-racconta-non ci sono appalti esterni. Le pulizie le facciamo noi.Nel senso di noi precari,perché quelli di ruolo le fanno molto raramente».
« Loro-spiega-sono privilegiati.Gli orari li fissa la segreteria e i colleghi di ruolo sono quasi sempre sui primi due turni,al mattino. A noi ci mettono di pomeriggio e le pulizie si fanno di pomeriggio. Risultato: tocca sempre,o quasi , a noi».
«Non è pero – conclude - che sia cosi ovunque. Nella scuola dov’ero l’anno scorso funzionava tutto alla perfezione: turni uguali per tutti. Erano esclusi soltanto quelli esonerati per problemi fisici riconosciuti dalla legge104».
Le pulizie-ha detto il ministro Gelmini - le facciano i bidelli. Basta con gli appalti a ditte esterne! A Milano il problema non è particolarmente sentito. Le scuole con contratti esterni sono poche,ma anche dove a lavorare sono i collaboratori esterni i motivi di polemica non mancano. A sentire Franco e altri suoi colleghi il ministro dovrebbe aggiungere un dettaglio alla sua esternazione:«le facciano tutti i bidelli».
Sul fronte sindacale nessuno del resto contesta la validità dell’indicazione ministeriale,ma con qualche precisazione.
«La Gelmini - dice Attilio Paparazzo ,segretario della Cgil scuola - ha perfettamente ragione. Le pulizie toccano a bidelli. Ammesso che i bidelli ci siano. Il problema però è che quest’anno ci hanno tagliato i posti per oltre 700 non docenti,almeno 500 dei quali destinati a collaboratori scolastici. Già era difficile garantire sicurezza,vigilanza e igiene con i vecchi organici. Con 500 bidelli in meno…».
« Comunque - conclude -a Milano e provincia il fenomeno degli appalti esterni è estremamente contenuto Sono poche le scuole che hanno affidato le pulizie a ditte specializzate e in genere non sono neppure soddisfatte. Le imprese utilizzano personale saltuario , che cambia in continuazione,spesso inesperto. Sicuramente meglio utilizzare il personale interno. A patto che il ministro ce lo dia. Invece ci aspettano altri due anni di tagli».
Più articolata la spiegazione di Leonardo Donofrio, dello IUniScuola.
«Il problema - precisa - è cominciato nel 2000 ,con il passaggio dei collaboratori scolastici dagli Enti locali,Comuni e Province,allo Stato. Allora alcune scuole utilizzavano personale esterno e la situazione e proseguita con lo Stato,ma andando sempre a ridursi. A Milano interessa pochissime scuole».
«Nulla da eccepire – aggiunge - sulle indicazioni del ministro ,ma c’è il problema della situazione pratica. A Milano e provincia gli istituti scolastici sono 490,articolati in quasi 1.500 sedi e spesso è difficile distribuire i bidelli di una scuola fra le diverse sedi. Anche perché alcuni collaboratori sono esonerato dalle pulizie per motivi fisici,altri perché fanno assistenza ai portatori di handicap,altri ancora perché qualificati come “personale di riguardo”, con mansioni diverse»
POCHE LE SCUOLE CON IL SERVIZIO IN APPALTO E IN ALCUNI ISTITUTI I PRECARI DENUNCIANO DISCRIMINAZIONI
di GIORGIO GUAITI« LE PULIZIE? Qualcuno le fa,qualcuno no »Franco ha 43 anni,fa il bidello da tre anni. Prima aveva un’attività in proprio. Lavora in una elementare,contratto annuale:la strada per entrare in ruolo è ancora in lunga.
« Nella mia scuola-racconta-non ci sono appalti esterni. Le pulizie le facciamo noi.Nel senso di noi precari,perché quelli di ruolo le fanno molto raramente».
« Loro-spiega-sono privilegiati.Gli orari li fissa la segreteria e i colleghi di ruolo sono quasi sempre sui primi due turni,al mattino. A noi ci mettono di pomeriggio e le pulizie si fanno di pomeriggio. Risultato: tocca sempre,o quasi , a noi».
«Non è pero – conclude - che sia cosi ovunque. Nella scuola dov’ero l’anno scorso funzionava tutto alla perfezione: turni uguali per tutti. Erano esclusi soltanto quelli esonerati per problemi fisici riconosciuti dalla legge104».
Le pulizie-ha detto il ministro Gelmini - le facciano i bidelli. Basta con gli appalti a ditte esterne! A Milano il problema non è particolarmente sentito. Le scuole con contratti esterni sono poche,ma anche dove a lavorare sono i collaboratori esterni i motivi di polemica non mancano. A sentire Franco e altri suoi colleghi il ministro dovrebbe aggiungere un dettaglio alla sua esternazione:«le facciano tutti i bidelli».
Sul fronte sindacale nessuno del resto contesta la validità dell’indicazione ministeriale,ma con qualche precisazione.
«La Gelmini - dice Attilio Paparazzo ,segretario della Cgil scuola - ha perfettamente ragione. Le pulizie toccano a bidelli. Ammesso che i bidelli ci siano. Il problema però è che quest’anno ci hanno tagliato i posti per oltre 700 non docenti,almeno 500 dei quali destinati a collaboratori scolastici. Già era difficile garantire sicurezza,vigilanza e igiene con i vecchi organici. Con 500 bidelli in meno…».
« Comunque - conclude -a Milano e provincia il fenomeno degli appalti esterni è estremamente contenuto Sono poche le scuole che hanno affidato le pulizie a ditte specializzate e in genere non sono neppure soddisfatte. Le imprese utilizzano personale saltuario , che cambia in continuazione,spesso inesperto. Sicuramente meglio utilizzare il personale interno. A patto che il ministro ce lo dia. Invece ci aspettano altri due anni di tagli».
Più articolata la spiegazione di Leonardo Donofrio, dello IUniScuola.
«Il problema - precisa - è cominciato nel 2000 ,con il passaggio dei collaboratori scolastici dagli Enti locali,Comuni e Province,allo Stato. Allora alcune scuole utilizzavano personale esterno e la situazione e proseguita con lo Stato,ma andando sempre a ridursi. A Milano interessa pochissime scuole».
«Nulla da eccepire – aggiunge - sulle indicazioni del ministro ,ma c’è il problema della situazione pratica. A Milano e provincia gli istituti scolastici sono 490,articolati in quasi 1.500 sedi e spesso è difficile distribuire i bidelli di una scuola fra le diverse sedi. Anche perché alcuni collaboratori sono esonerato dalle pulizie per motivi fisici,altri perché fanno assistenza ai portatori di handicap,altri ancora perché qualificati come “personale di riguardo”, con mansioni diverse»
venerdì 25 settembre 2009
IUniScuola : Gelmini firma accordo con Regione Puglia

Per migliorare i livelli di apprendimento della popolazione scolastica pugliese
Aiuti in arrivo per i precari della scuola
Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Mariastella Gelmini ha firmato un accordo con il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola(foto), per la promozione della qualità del sistema educativo regionale.
In particolare, sono previsti azioni di recupero e di rafforzamento delle conoscenze, attraverso l’allungamento del tempo scuola, il potenziamento dell’offerta formativa e un approccio didattico di tipo personalizzato.
Per realizzare tutte le attività previste saranno assegnati alle scuole coinvolte nei progetti gli insegnanti che, dopo aver ricevuto un incarico di supplenza annuale nell’anno scolastico 2008/2009, non avranno la possibilità di stipulare lo stesso contratto per il prossimo anno.
A questi docenti saranno inoltre assegnate tutte le supplenze che si renderanno disponibili nelle scuole dove presteranno servizio e sarà riconosciuta loro la valutazione dell’intero anno di servizio ai fini dell’attribuzione del punteggio nelle graduatorie ad esaurimento.
L’accordo prevede che il monitoraggio e la valutazione qualitativa degli interventi sia affidata all’INVALSI che provvederà alla valutazione iniziale, in itinere e finale dei progetti attivati dalle scuole, attraverso l’osservazione diretta di esperti, alla somministrazione di test oggettivi e all’analisi dei risultati.
“Voglio ringraziare la Regione Puglia per l’impegno dimostrato per il raggiungimento di questo accordo – ha dichiarato il ministro Mariastella Gelmini – Si tratta di uno strumento importante grazie al quale si sostengono i docenti pugliesi ai quali non è stato riconfermato l’incarico di supplenza annuale per quest’anno scolastico. Allo stesso tempo – ha aggiunto il ministro – l’accordo prevede l’attivazione di una serie di progetti per potenziare l’offerta formativa, potenziamento che sarà possibile anche grazie all’assegnazione nelle scuole coinvolte degli insegnanti precari. Molto importante è anche il coinvolgimento dell’INVALSI nella valutazione dei progetti che saranno attivati, a tutela della serietà e dell’efficacia delle iniziative che saranno programmate, confermando il principio della terzietà nei processi di valutazione”.
L'accordo nel dettaglio :
1. Il bando sarà emanato nella prossima settimana ed è destinato alle scuole primarie e secondarie di secondo grado.
2. I progetti finanziati dovranno iniziare il 15 Novembre 2009 e terminare il 31 Maggio 2010 (6,5 mesi con un impegno didattico di almeno 350 ore con consegurnte riconoscimento del servizio).
3. Retribuzione pari circa 14.000 euro.
4. Monitoraggio continuo a cura di un gruppo di audit coordinato dall'invalsi.
5. Disponibilità delle scuole partecipanti a farsi valutare.
6. Incentivo alla candidatura per le scuole con circa 4000 euro da utilizzare in autonomia secondo indicazioni che saranno riportate nel bando, riconoscimento di un contributo per la progettazione da parte delle scuole.
7. Utilizzo di circa 350 collaboratori scolastici.
8. Finanziamento di 250 progetti con criteri di proporzione territoriale e di incentivo per le scuole con tasso di disagio e devianza elevati.
9. Classi di concorso interessate per la secondaria di secondo grado: A043 e A059.
10. Ancora in forse la possibilità di reclutare personale amministrativo (una unità per una piccola rete di scuole)
Roma, 17 settembre 2009
lunedì 14 settembre 2009
DECRETO SALVA PRECARI
Ecco La bozza del decreto:
ART. 16 (Modifiche all’articolo 4 della legge 3 maggio 1999, n. 124 –Adeguamento alla sentenza della Corte di Giustizia delle Comunità europee del 13 settembre 2007 (causa C. 307/05) 1. All’art. 4 della legge 3 maggio 1999, n. 124, dopo il comma 14 è aggiunto il seguente: “15. I contratti a tempo determinato stipulati per il conferimento delle supplenze previste dai commi 1, 2 e 3, in quanto necessari per garantire la costante erogazione del servizio scolastico ed educativo, non possono in alcun caso trasformarsi in rapporti di lavoro a tempo indeterminato e consentire la maturazione di anzianità utile ai fini retributivi prima della immissione in ruolo.” 2. Limitatamente all’anno scolastico 2009-2010 ed in deroga alle disposizioni contenute nella legge 3 maggio 1999, n. 124 e nei regolamenti attuativi relativi al conferimento delle supplenze al personale docente e al personale amministrativo, tecnico ed ausiliario, le Amministrazioni scolastiche assegnano le supplenze per assenza temporanea dei titolari, con precedenza assoluta ed a prescindere dall’inserimento nelle graduatorie di istituto, al personale inserito nelle graduatorie ad esaurimento previste dall’articolo 1, comma 605, lettera c), della legge 27 dicembre 2006, n. 296 ed al personale inserito nelle graduatorie permanenti di cui all’art. 554 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, già destinatario di contratto a tempo determinato, annuale o fino al termine delle attività didattiche, nell’anno scolastico 2008-2009, che non abbia potuto stipulare per l’anno scolastico 2009-2010 la stessa tipologia di contratto per carenza di posti disponibili, non sia destinatario di un contratto a tempo indeterminato e non risulti collocato a riposo. 3. Le Amministrazioni scolastiche possono promuovere, in collaborazione con le Regioni, progetti della durata di tre mesi, prorogabili a otto, che prevedano attività di carattere straordinario, anche ai fini dell’adempimento dell’obbligo dell’istruzione, da realizzarsi prioritariamente mediante l’utilizzo dei lavoratori precari della scuola di cui al comma 2 percettori dell’indennità di disoccupazione. 4. Al personale di cui al comma precedente è riconosciuta la valutazione dell’intero anno di servizio ai soli fini dell’attribuzione del punteggio nelle graduatorie ad esaurimento previste dall’articolo 1, comma 605, lettera c) della legge 27 dicembre 2006, n. 296 e nelle graduatorie permanenti di cui all’art. 554 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297.
ART. 16 (Modifiche all’articolo 4 della legge 3 maggio 1999, n. 124 –Adeguamento alla sentenza della Corte di Giustizia delle Comunità europee del 13 settembre 2007 (causa C. 307/05) 1. All’art. 4 della legge 3 maggio 1999, n. 124, dopo il comma 14 è aggiunto il seguente: “15. I contratti a tempo determinato stipulati per il conferimento delle supplenze previste dai commi 1, 2 e 3, in quanto necessari per garantire la costante erogazione del servizio scolastico ed educativo, non possono in alcun caso trasformarsi in rapporti di lavoro a tempo indeterminato e consentire la maturazione di anzianità utile ai fini retributivi prima della immissione in ruolo.” 2. Limitatamente all’anno scolastico 2009-2010 ed in deroga alle disposizioni contenute nella legge 3 maggio 1999, n. 124 e nei regolamenti attuativi relativi al conferimento delle supplenze al personale docente e al personale amministrativo, tecnico ed ausiliario, le Amministrazioni scolastiche assegnano le supplenze per assenza temporanea dei titolari, con precedenza assoluta ed a prescindere dall’inserimento nelle graduatorie di istituto, al personale inserito nelle graduatorie ad esaurimento previste dall’articolo 1, comma 605, lettera c), della legge 27 dicembre 2006, n. 296 ed al personale inserito nelle graduatorie permanenti di cui all’art. 554 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, già destinatario di contratto a tempo determinato, annuale o fino al termine delle attività didattiche, nell’anno scolastico 2008-2009, che non abbia potuto stipulare per l’anno scolastico 2009-2010 la stessa tipologia di contratto per carenza di posti disponibili, non sia destinatario di un contratto a tempo indeterminato e non risulti collocato a riposo. 3. Le Amministrazioni scolastiche possono promuovere, in collaborazione con le Regioni, progetti della durata di tre mesi, prorogabili a otto, che prevedano attività di carattere straordinario, anche ai fini dell’adempimento dell’obbligo dell’istruzione, da realizzarsi prioritariamente mediante l’utilizzo dei lavoratori precari della scuola di cui al comma 2 percettori dell’indennità di disoccupazione. 4. Al personale di cui al comma precedente è riconosciuta la valutazione dell’intero anno di servizio ai soli fini dell’attribuzione del punteggio nelle graduatorie ad esaurimento previste dall’articolo 1, comma 605, lettera c) della legge 27 dicembre 2006, n. 296 e nelle graduatorie permanenti di cui all’art. 554 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297.
mercoledì 2 settembre 2009
Scuola/Milano:Al via la stipula dei contratti di lavoro per i precari ATA
Individuazione beneficiari stipula contratto a tempo determinato graduatoria Permanente concorso a titoli A.T.A ( I^ fascia ) Graduatoria /elenchi provinciali 75/01( II^ FASCIA ).
Ecco il CALENDARIO CONVOCAZIONI per contratti a Tempo Determinato anno scolastico 2009/2010
Si dà avviso che presso l'U.S.P. i Dirigenti Scolastici delle scuole polo,preposti alle nomine,procederanno alla individuazione dei beneficiari di contratto
a tempo determinato per l'anno scolastico 2009/10,relativamente al personale A.T.A. indicato in oggetto,secondo il seguente calendario:
Ecco il CALENDARIO CONVOCAZIONI per contratti a Tempo Determinato anno scolastico 2009/2010
Etichette:
scioperosilenziosoiuniscuolacontrattosubito
Iscriviti a:
Post (Atom)